Gruppo Ontano » 21 gennaio 2023

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Orme di Bellezza – ALLA RICERCA DEL CASTELLO PERDUTO

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Grande successo per il doppio appuntamento “Alla ricerca del castello perduto” tenutesi sabato 14 e domenica 15 gennaio 2023 organizzato dal Gruppo “L’Ontano” di Montorfano, dal Gruppo Naturalistico della Brianza e dall’associazione Iubilantes nell’ambito della rassegna “Orme di Bellezza”, con la collaborazione delle Guardie Ecologiche Volontarie della Provincia di Como e il patrocinio del Comune di Montorfano.

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Sabato, presso la Sala Consiliare di Villa Manusardi, si è tenuto l’interessante incontro con Guido Scaramellini, storico, già presidente dell’Istituto Italiano dei Castelli-Sezione Lombardia, ha illustrato il sistema difensivo dei castelli lombardi tardo-antichi e altomedioevali,

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mentre Silvia Fasana, ricercatrice e divulgatrice, ha “spulciato” antiche cronache e documenti che nominavano questa fortificazione, per cercare di tracciarne una storia, tra cui due manoscritti, uno settecentesco, parzialmente inedito, e uno ottocentesco del Nobile Gabriele Lossetti Mandelli, totalmente inedito.

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Una location significativa, perché in una saletta della villa, oggi ufficio del Sindaco, è conservata l’unica rappresentazione pittorica di inizio Ottocento dei resti del castello.

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Domenica, con partenza sempre da Villa Manusardi, ha fatto seguito l’uscita sul campo, un percorso tra archeologia, storia, misteri e curiosità, alla scoperta di ciò che rimane della fortificazione sulla cima del monte Orfano, oggi purtroppo ormai dimenticata, ma che nel Medioevo aveva rivestito un’importanza notevole per la sua posizione strategica.

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In particolare nel secolo XII la rocca era stata al centro prima dei contrasti tra Como e Milano e, a partire dalla seconda metà del XIII secolo, delle lotte per il potere tra le potenti famiglie lombarde, soprattutto i Torriani e i Visconti. La stagione invernale, con la vegetazione spoglia, ha permesso di osservare da vicino quello che rimane di un complesso davvero importante, che costituiva «un complesso di primario rilievo per la qualità dei reperti e per la sua ampiezza dimensionale che lo fa probabilmente considerare di importanza primaria rispetto alle stesse e pure imponenti strutture del Baradello», come scriveva l’architetto Mario Di Salvo nella relazione degli unici scavi avvenuti all’inizio degli Anni Settanta per iniziativa del Comune di Montorfano con la locale impresa Limonta. Di particolare interesse, le torri della prima e della seconda cortina muraria, l’ingresso carraio e pedonale con l’ambiente adiacente, la base di quello che verosimilmente può essere considerato il mastio, ovvero la torre principale del castello, sormontato dai resti di un “Belvedere” realizzato dal nobile Gian Battista Monticelli-Strada su un terreno cedutogli dal conte Pietro Lossetti Mandelli agli inizi dell’Ottocento (nuova informazione tratta dalla lettura del manoscritto ottocentesco), ma anche ambienti non conosciuti come la cisterna, il muro di cinta meridionale e due terrazzamenti probabilmente usati come orti, secondo l’ipotesi del manoscritto settecentesco.

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Spiega Matteo Scarso, presidente del Gruppo L’Ontano: «Montorfano è conosciuta soprattutto per il suo lago, ma non dobbiamo dimenticare il monte, che, come sottolineava l’architetto Di Salvo costituisce morfologicamente l’ultimo anello del sistema di alture che, per tramite del monte Tre Croci, si collega alla Spina Verde di Como, dove svetta il castello Baradello. La nostra associazione da anni è impegnata nella pulizia e nella valorizzazione dei sentieri e dei resti del castello sul monte. La sinergia con il Gruppo Naturalistico della Brianza, da sessant’anni impegnato nella salvaguardia e tutela ambientale e con Iubilantes, Premio Europa Nostra 2014 per l’attività pluriennale svolta per la tutela del patrimonio culturale, ci ha permesso di predisporre un progetto di valorizzazione del monte Orfano come area verde di interesse naturalistico, legata geograficamente e naturalisticamente al lago di Montorfano, come scrigno prezioso di memorie archeologiche e storiche, come luogo di svago e relax per tutti, e anche come potenzialmente punto di arrivo o di snodo di una serie di importanti percorsi che attraversano il nostro territorio, tra cui il Sentiero Meda-Montorfano, ma anche percorsi che attraversano la Spina Verde e l’alta Brianza, inserendo i suoi sentieri nel catasto regionale della REL (Rete Escursionistica Lombarda). L’incontro di sabato e l’uscita di domenica fanno parte questo progetto. Ringraziamo innanzitutto il Comune di Montorfano, che ci ha dato il patrocinio e ha partecipato alle nostre iniziative; ringraziamo anche tutti coloro che si sono impegnati per la buona riuscita, tra cui il professor Giudo Scaramellini, la ricercatrice Silvia Fasana, le Guardie Ecologiche Volontarie dell’Amministrazione Provinciale e i tanti volontari delle associazioni coinvolte. Ci auguriamo di aver acceso l’attenzione sulla necessità della salvaguardia di questo monte e delle sue testimonianze storiche».

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