Uno scoiattolo, simpatico e birbante, dalla coda soffice e folta,
un sole caldo e splendente in un cielo limpido e terso,
alberi dalle foglie nuove e lucenti di un bel color verde smeraldo, frotte di allegri girini neri in un acqua limpida, svassi danzanti in mezzo al lago, un concerto di rane che da tempo non si udiva, il “nostro” nuovo castagno con timide foglioline appena spuntate: questo era il favoloso scenario che ha accolto i partecipanti , domenica mattina 6 maggio, al giro a piedi nudi attorno al nostro lago, giunto alla sua terza edizione.
Alfio Caronti, dottore in Chiropratica e in Scienze motorie, era la guida e, nella sua introduzione iniziale, ha spiegato l’importanza del camminare a piedi nudi.
Ha sottolineato come i poveri piedi fin da subito, siano costretti in calze e scarpe e perdano così la loro sensibilità.
Occorre perciò riabituarli piano piano a trasmetterci quelle bellissime sensazioni che abbiamo perso, restando a contatto diretto con il terreno.
E’ importante però, quando si cammina a piedi nudi, sostiene sempre Alfio Caronti, non guardare per terra ma ammirare il paesaggio che ci circonda per unire le benefiche sensazioni del corpo a quelle della mente e dell’anima.
E questo lo si può provare magnificamente in un ambiente come la nostra Riserva che diventa così un ambiente molto particolare dove si può vivere intensamente quel senso di rispetto e di amore che tutti i visitatori dovrebbero provare quando si trovano a passeggiare tra le stradine che si snodano lungo il bordo del lago.
Le piogge hanno reso più soffice il terreno e hanno così facilitato il cammino dei coraggiosi partecipanti che all’inizio erano molto titubanti, ma poi, strada facendo, hanno camminato con una certa scioltezza.
I passanti guardavano dapprima con diffidenza e chiedevano spiegazioni e, ricevendo risposte positive, alla fine alcuni si sono uniti al gruppo togliendosi le scarpe pure loro.
Ma, naturalmente, dietro a tutto questo c’e’ un grosso lavoro effettuato dai volontari de L’Ontano.
Infatti nei giorni precedenti e la mattina stessa della domenica hanno fatto giri attorno al lago per ripulire tutti i sentieri, svuotare tutti i cestini dei rifiuti, raccogliere sterpaglie ingombranti e altre possibilità di pericolo per dare la certezza ai partecipanti di vivere appieno e con tranquillità la loro speciale esperienza.
Due note negative: la prima quella della grande quantità di rifiuti lasciati accanto ai raccoglitori da persone poco educate ed incivili; la seconda dovuta allo sfrecciare di biciclette che hanno intralciato il cammino, costringendo i partecipanti a soste e cambiamenti di strada.
Un grande desiderio dei soci del Gruppo è quello di vedere questa loro iniziativa riconosciuta ufficialmente anche dai dirigenti del Parco e magari “segnalata” con una cartellonistica ufficiale.
Naturalmente va sottolineato che questa esperienza può essere fatta in qualsiasi momento dell’anno da singoli o da gruppi.
E speriamo che siano sempre più numerosi e ….rigenerati !